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Evento

27 gennaio - Perché oggi si celebra il Giorno della Memoria?
Celebriamo oggi la giornata della Memoria, come tra qualche settimana celebreremo il giorno del Ricordo. Un filo lega le due ricorrenze, un filo di violenza e di crudeltà nei confronti della persona umana, che non ha confini; chiunque le compia e da qualunque parte provengano, la crudeltà e la violenza sono abominevoli e vanno decisamente respinte e condannate senza giustificazione.
“Là dove non esiste la memoria, il male tiene aperte le ferite”, affermava Papa Francesco qualche anno fa, commemorando i cento anni dello sterminio dei Cristiani Armeni.
Il ricordo delle violenze di ieri deve aiutarci a sconfiggere le violenze di oggi, che ancora si manifestano nel mondo e nelle nostre comunità e che sono fatte anche di ingiustizie quotidiane ai danni dei più deboli, verso i quali non si può rimanere indifferenti.
Sosteneva il grande scrittore russo Cechov che “l’indifferenza è la paralisi dell’anima, è una morte prematura”.
Ricordiamo oggi l’Olocausto, tenendo presente una considerazione di PRIMO LEVI, sopravvissuto da Auschwitz:
“SE E' SUCCESSO, VUOL DIRE CHE PUO' ACCEDERE ANCORA" .
A cura di :
- Giuseppe Papi ASSESSORE CULTURA
Cultura e Pubblica Istruzione