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- » 4. La Chiesa di Santa Croce
La chiesa, modificata durante i secoli, ha origini antichissime. E’ ricordata per la prima volta in documento del 9 dicembre 1027 nel quale, i consoli di Priverno, donano terreni all’abate di Fossanova per l’edificazione di un convento, in località Mileto, in Castrum Sanctae Crucis, antico nome di Roccasecca dei Volsci.
La struttura religiosa apparteneva ai monaci dell’abbazia di Fossanova.
“Apparve un Tronco di Croce lontano dal luogo ove al presente mirasi la quasi distrutto chiesa, e siccome il sito ove apparve, parteneva alli monaci di Fossanova, quelli Religiosi, vogliosi di arricchire la loro chiesa di tanto tesoro si recarono processionalmente a prendere l’apparso Tronco e lo trasportarono a Fossanova. Ma che! Di notte tempo il Tronco si restituì prodigiosamente al luogo di sua apparizione. Per ben due altre volte quelli monaci ne fecero trasporto e sempre se ne fece ritorno prodigioso nel luogo ove apparve la prima volta”. (Archivio Stato FR)
In quel luogo, dove il 3 maggio di ogni anno appariva la croce, i monaci costruirono un santuario, meta di innumerevoli fedeli. La facciata è semplice ed è sovrastata da un timpano; presenta un oculo, ed ai lati della porta due piccole finestre.
All’interno della chiesa, a navata unica, è impiantato un modesto altare in stucco. Sulla parete di fondo è collocato un Crocefisso di gesso che sostituì, purtroppo, uno di legno molto antico. Dietro l’altare si venera la reliquia della S. Croce; un frammento di una lapide ricorda un restauro eseguito nell’Anno Santo del 1600 dal Cardinale Pietro Aldobrandini.
Interessante è una piccola acquasantiera medioevale sulla quale è scolpita un’aquila.
La struttura religiosa apparteneva ai monaci dell’abbazia di Fossanova.
“Apparve un Tronco di Croce lontano dal luogo ove al presente mirasi la quasi distrutto chiesa, e siccome il sito ove apparve, parteneva alli monaci di Fossanova, quelli Religiosi, vogliosi di arricchire la loro chiesa di tanto tesoro si recarono processionalmente a prendere l’apparso Tronco e lo trasportarono a Fossanova. Ma che! Di notte tempo il Tronco si restituì prodigiosamente al luogo di sua apparizione. Per ben due altre volte quelli monaci ne fecero trasporto e sempre se ne fece ritorno prodigioso nel luogo ove apparve la prima volta”. (Archivio Stato FR)
In quel luogo, dove il 3 maggio di ogni anno appariva la croce, i monaci costruirono un santuario, meta di innumerevoli fedeli. La facciata è semplice ed è sovrastata da un timpano; presenta un oculo, ed ai lati della porta due piccole finestre.
All’interno della chiesa, a navata unica, è impiantato un modesto altare in stucco. Sulla parete di fondo è collocato un Crocefisso di gesso che sostituì, purtroppo, uno di legno molto antico. Dietro l’altare si venera la reliquia della S. Croce; un frammento di una lapide ricorda un restauro eseguito nell’Anno Santo del 1600 dal Cardinale Pietro Aldobrandini.
Interessante è una piccola acquasantiera medioevale sulla quale è scolpita un’aquila.